Salassatore meccanico

Scritto nel 1962 da Samuel Glasstone

Maya, Aztechi, Greci e Romani: in quasi ogni grande civiltà della Storia, il salasso è stato considerato una cura efficace contro la maggior parte delle malattie.

Nell’antichità erano i medici a prelevare sangue dal corpo dei pazienti; questo avvenne almeno fino al 1215, quando il Papa emise un decreto ufficiale che indicava i barbieri come maestri assoluti della pratica del salasso.

La scelta fu probabilmente causata dalla loro innegabile abilità nell’uso del rasoio: se non erano disponibili le sanguisughe, l’operazione veniva infatti effettuata con strumenti come il bisturi, le peculiari “lancette” o specifiche macchine create ad hoc per il deflusso del sangue.

Strano ma vero, fu la peste ad alimentare il successo dei barbieri: durante il XIV secolo moltissimi chirurghi vennero uccisi dall’epidemia; a quel punto, consapevoli della situazione, i barbieri iniziarono a spostarsi di città in città con tende e carrozzoni ambulanti alla ricerca di potenziali clienti.

Le due figure professionali operarono in distinte corporazioni mediche fino al 1540, quando Enrico VIII istituì un’unica società denominata “The Company of Barber-Surgeons”, sovrapponendo – anche nell’immaginario collettivo – il loro ruolo.

Solo Ambroise Pare, uno dei padri della chirurgia moderna, si batté per ribadire e ufficializzare la separazione delle due carriere.

Nel 1745 vennero approvate in Francia le misure che definivano con precisione le professioni.

Ai barbieri fu vietata qualsiasi forma di intervento complesso, come le amputazioni o la cauterizzazione delle ferite; tuttavia continuarono a praticare il salasso (con profitto, peraltro) fino alla fine del XIX secolo.

Negli Stati Uniti, in particolare, per tutto l’800 rimase una tecnica utilizzatissima.

Una delle vittime illustri della pratica fu George Washington, primo presidente degli Stati Uniti, al quale vennero fatti defluire quasi due litri di sangue per trattare una febbre e influenza che, combinati ad una grave laringite, portarono l’uomo alla morte!

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