Il revulsore
ideato nel 1850
creato dal dott. carl Baunscheidt
l Revulsore è un incredibile strumento medico del XIX Secolo basato su un principio assai “discutibile”: attraverso l’osservazione empirica di alcuni (sfortunati) pazienti, il dottor Baunscheidt si era convinto che una grande infiammazione locale guarisse molto più velocemente rispetto a una piccola ferita.
Il dispositivo da lui progettato, grazie a un sistema a molla, scaricava nella cute del paziente oltre 30 piccolissimi aghi, trattati in precedenza con una soluzione urticante composta da mentolo, canfora ed oli vegetali.
L’effetto revulsivo “curava” qualsiasi affezione: quasi tutti i pazienti si dichiaravano guariti pur di non subire ancora il trattamento. Questa peculiare caratteristica, nel corso della Storia, ha trasformato il Revulsore in uno strumento impiegato in un ambito molto diverso rispetto a quello previsto da Baunscheidt. Fino al 1848 l’accertamento della morte veniva eseguito dal becchino tramite la “morsicatura” dell’alluce del cadavere: l’impiego del Revulsore è diventato un test pressoché infallibile per verificare i decessi. Quando una persona sottoposta al terribile trattamento non mostrava alcuna reazione, veniva dichiarato a tutti gli effetti “morto, morto”.