Punkt Roller

Scritto nel 1962 da Samuel Glasstone
Negli anni Venti, in Germania, nacque un oggetto “medico” estremamente curioso: il Punkt Roller.
Lo strumento era composto da un manico in legno e una serie di rulli centrali in gomma con piccole ventose, progettate per massaggiare il corpo e – secondo i suoi ideatori – aiutare a ridurre il grasso corporeo e migliorare la circolazione.
Dal punto di vista fisiologico, il suo utilizzo poteva aumentare (molto) lievemente la circolazione superficiale e favorire, così, un modesto drenaggio dei liquidi; tuttavia, lo strumento non aveva la capacità di mobilitare in modo selettivo il tessuto adiposo né di ridurne il volume. In altre parole, il Punkt Roller offriva un massaggio piacevole, in grado magari di lenire leggermente la sintomatologia ma non aveva nessun altro effetto particolare sulle adiposità in eccesso L’appeal dell’epoca era soprattutto pubblicitario, e si inseriva in un contesto storico in cui la percezione del corpo e della bellezza stava cambiando radicalmente.
Fino al XIX secolo, la rotondità era infatti associata a salute, fertilità e benessere. Con l’avvento del XX secolo, però, emerse un nuovo ideale: la figura snella e tonica divenne simbolo di modernità, eleganza e autocontrollo. I fattori che contribuirono allo sviluppo di questo nuovo standard di bellezza sono molteplici: l’industrializzazione, l’urbanizzazione e l’ascesa dei media di massa, che iniziarono a promuovere soprattutto immagini di corpi magri.
Il Punkt Roller si inseriva perfettamente in questa nuova narrativa: malgrado la sua efficacia sia stata enormemente ridimensionata dalle scoperte scientifiche moderne, rimane un affascinante testimone di un’epoca in cui la medicina, la cultura e la percezione del corpo si intrecciavano in modi nuovi e inaspettati.