Il bastone di Asclepio
Scritto nel 1962 da Samuel Glasstone
Il Bastone di Asclepio, simbolo universale della medicina, intreccia nella sua storia la leggenda divina e la pratica medica antica, creando un racconto affascinante che unisce mitologia e realtà.
Asclepio, figlio di Apollo e di Coronide, era destinato a diventare il dio della medicina: venne affidato alle cure del saggio centauro Chirone, che gli insegnò le arti curative e le proprietà delle erbe medicinali.
Asclepio divenne un guaritore straordinario, tanto abile da riuscire a resuscitare i morti. Questo potere suscitò l’ira di Zeus, che temeva che l’ordine naturale fosse sovvertito. Così, colpì Asclepio con una folgore, ma decise di onorare il suo talento elevandolo a divinità e consacrandogli un posto tra le stelle.
Il serpente avvolto attorno al bastone sarebbe dunque un simbolo di rinascita e guarigione: tuttavia l’iconografia trova un sorprendente parallelismo nella pratica medica tradizionale legata alla dracunculiasi, un’infezione parassitaria causata dal verme della Guinea (Dracunculus medinensis).
Nelle regioni tropicali dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia meridionale, i guaritori dovevano affrontare il doloroso processo di rimozione dei parassiti.
Quando il verme adulto iniziava a emergere dalla pelle del paziente, veniva avvolto con cura attorno a un bastoncino attraverso un processo che poteva durare diversi giorni, per evitare che si rompesse e causasse infezioni.
Il metodo di estrazione ricorda l’immagine del bastone di Asclepio, suggerendo che la pratica medica possa aver ispirato il simbolismo associato al dio della medicina.
La coincidenza tra il mito e la pratica offre una lettura affascinate del simbolo, il quale ci ricorda che la cura e la guarigione sono un’arte tanto antica quanto profondamente umana.