Fin dal Rinascimento, infatti, la rapida diffusione della armi da fuoco cambiò profondamente l’arte della guerra: le gravi lesioni dei feriti richiedevano strumenti innovativi e appropriati, i quali venivano ideati dai chirurghi e realizzati da valenti artigiani.

L’estrattore di pallottole, in tal senso, è un perfetto esempio della dovizia tecnica applicata alle necessità operative dell’epoca.

Nel XVI Secolo, tali attrezzi venivano utilizzati solo dai “chirurghi-barbieri”: per lungo tempo, infatti, vi fu una netta distinzione tra il medico che conosceva i classici latini e che formulava diagnosi tramite l’esame del polso o delle urine, e il chirurgo-barbiere che non aveva fatto studi accademici ma che si “sporcava le mani”… spesso, salvando la vita ai soldati!